Prevenzione del tumore al collo dell’utero
Quali sono i sintomi?
Le fasi iniziali del tumore cervicale sono in genere asintomatiche.
Tra i campanelli di allarme che possono far sorgere il sospetto di tumore della cervice uterina ci sono, per esempio, perdite di sangue anomale (dopo un rapporto sessuale o in menopausa), perdite vaginali senza sangue o dolore durante i rapporti sessuali.
Come diagnosticarlo?
Il tumore della cervice uterina può essere diagnosticato in fase molto iniziale o addirittura precancerosa se viene effettuata regolarmente lo screening con Pap-test.
Quali sono i fattori di rischio?
Uno dei principali di rischio per il tumore della cervice è l’infezione da hpv, il Papilloma virus umano, che si trasmette per via sessuale. Altri fattori sono il fumo di sigaretta, la presenza in famiglia di casi con questo tumore, una dieta povera di frutta e verdura, l’obesità e secondo alcuni studi anche le infezioni da Clamidia e un alto numero di gravidanze.
Quanto è diffuso?
In Italia ogni anno si manifestano circa 3.500 nuovi casi, mentre una donna su 10.000 riceve una diagnosi di tumore della cervice in forma avanzata.
Come fare prevenzione?
Limitare il numero dei partner sessuali e cercare di evitare rapporti con persone a rischio restano due consigli utili per la prevenzione, anche se la strategia vincente si basa sui controlli ginecologici regolari. Il ginecologo può effettuare il Pap-test, un esame veloce e indolore che permette di identificare le lesioni pre-cancerose negli stadi iniziali. Non oltre i 25 anni e almeno fino ai 70 anni, tutte le donne dovrebbero sottoporsi a questo esame con regolarità una volta ogni 3 anni. Le donne hanno a disposizione un’altra arma contro il Papilloma virus: un vaccino capace di tenere lontani i due tipi di HPV responsabili della maggior parte dei tumori della cervice. In Italia il vaccino è fornito gratuitamente alle bambine al compimento dei 12 anni.